Cosí nascono connessioni nel cuore dell’Italia

Andrew e Promise a Napoli

(S-D) Andrew e Promise (entrambi Nigeriani) a Napoli. 29 ottobre 2022. ©Pamela Kerpius/Migrants of the Mediterranean

 

di:
Chiara Iacuzio, Corrispondente dall’Italia

Pubblicato:
20 dicembre 2022


Traduzione e Revisione:

Leonardo Urbini, Giulia Daltri



E’ il 22 settembre 2022, impaziente attendo alla stazione di Napoli Centrale l’arrivo di Promise (storia in arrivo) e Andrew, i due ragazzi con cui, negli ultimi mesi, ho scambiato un considerevole numero di messaggi.

Lo scambio di messaggi è fondamentale al fine del lavoro che noi del team di Migrants of the Mediterranean (MotM) svolgiamo sul campo: è cosí che instauriamo una relazione di fiducia reciproca con i ragazzi che intervistiamo, un ambiente sicuro in cui privacy e riservatezza sono sempre rispettati. Lo scambio di messaggi facilita il nostro incontro sul campo, e al contempo ci permette di tenere vivo il rapporto nel futuro, creando una rete virtuale di solidarietà, rispetto ed amicizia.

Mi guardo intorno. È il caos, come al solito. Ma tra la folla vedo due grandi sorrisi dirigersi verso di me: sono Andrew e Promise. Insieme ci incamminiamo verso un posto più tranquillo, dove possiamo rilassarci, chiacchierare, e magari mangiare qualcosa insieme. Ed è così che, circondati dal frastuono di Napoli, io, Promise e Andrew ci creiamo un piccolo spazio, dove domande vengono poste e risposte fornite, lacrime e sorrisi scambiati, storie di vita condivise e documentate.

Avendo finora conversato solo in inglese, è solo in seguito ad una breve conversazione con un cameriere che Promise e Andrew realizzano che io sono italiana. Appaiono visibilmente sorpresi e mi rattristo nell’apprendere che fino a quel pomeriggio nessun Italiano si era mai seduto al loro stesso tavolo. Nessun italiano, nei loro sei anni vissuti in Italia, era mai stato interessato a passare del tempo con loro.


In qualità di giornalista umanitaria e operatrice sociale, ma soprattutto in qualità di cittadina italiana, il mio cuore si spezza. L’Italia, un tempo crogiolo di culture diverse in cui etnie più disparate vivevano in armonia, é oggi una società che incoraggia il monoculturalismo, in cui l’arricchimento sociale, culturale, economico e umanitario derivati dal vivere con la diversità etnica e culturale é oscurato da diffusi sentimenti di diffidenza e discriminazione.

Promise, che vuole studiare medicina, racconta la sua frustrazione quando per strada la gente dà per scontato che stia chiedendo l’elemosina. Quando chiede indicazioni, prima ancora di terminare la domanda gli viene detto: “non ho soldi da darti”.

Andrew dice che adesso non si cura più di quelli che lo trattano con disprezzo e indifferenza; non se ne cura più perché sa di avere un futuro radioso.

“Ma non la pensavo allo stesso modo 3 anni fa,” mi dice “quando ho incontrato Pamela di MotM”, che è la fondatrice e l’inviata principale di MotM. A quel tempo Andrew stava attraversando un periodo buio, si sentiva perso nell’incapacità di sperare in un futuro migliore.

Se non fosse stato per MotM,
adesso non so dove sarei...
 


“Poi Pamela è arrivata nel momento giusto, con le parole giuste, e la mia vita è cambiata per sempre”. “Se non fosse stato per MotM,” dice Andrew, “adesso non so dove sarei, forse in Nigeria o forse in un altro Paese, ma di certo non starei vivendo la vita che vorrei, la vita che merito. La mia vita è cambiata grazie a MotM, la mia vita è stata salvata da MotM”.

A mesi di distanza dal nostro incontro, Promise, Andrew ed io ci aggiorniamo ancora sulle nostre vite. Attraverso i messaggi manteniamo viva la nostra amicizia, e la rafforziamo, nell’attesa del prossimo incontro di persona.

Nella gioia o nel dolore, noi ci siamo gli uni per gli altri – questo è il significato di Storytelling Umanitario. E ció é possibile solo grazie a voi che, con la vostra donazione, fate sí che noi team di MotM possiamo coltivare e mantenere un rapporto cosí importante con i nostri ragazzi. Grazie a voi possiamo avvicinarci alla verità. Grazie a voi possiamo scrivere per il cambiamento, e per la storia.

E allora GRAZIE per contribuire a questa nostra quarta Raccolta Fondi Annuale. Grazie per assicurare un 2023 pieno di incontri da fare, storie da raccontare e nuove amicizie da far nascere.